
18 Mar La lavorazione del caffè e la coffee silverskin
GCM Industrie si conferma leader nel proprio settore, venendo scelta da importanti marchi internazionali, grazie all’efficienza e capacità delle sue macchine di essere al passo con i tempi.
A tal proposito vogliamo parlarvi di come può essere impiegata la cubettatrice nella lavorazione degli scarti del caffè.
Tra questi, assume particolare rilievo la coffee silverskin, una pellicola argentea ovvero il sottile tegumento che protegge l’esterno del chicco di caffè verde. Essa si stacca parzialmente in campo, durante l’essiccamento e la rimozione dei semi di caffè dai frutti e, in parte, durante la torrefazione.
Molti studi hanno riportato che tale pellicola è ricca di polifenoli, fibre alimentari e xantine, rendendola idonea sia per la formulazione di integratori o fitoterapici sia come matrice per fertilizzare i terreni.
Ciò la rende un materiale sostenibile in grado di rispondere alle nuove esigenze di un mercato incentrato su processi di economia circolare.
La cubettatura della coffee silverskin permette di:
- ridimensionare il volume dello scarto;
- evitare l’autocombustione (la trasformazione in pellet richiede l’aggiunta di una notevole quantità di acqua in quanto la tostatura del caffè sottrae umidità);
- ridurre lo smaltimento degli scarti in quanto verrebbe classificato come materia prima seconda (MPS) per la produzione di fertilizzante;La visione di GCM Industrie, pertanto, risulta ancora una volta rivolta al futuro in quanto propone una macchina che permette di riciclare, innovare e valorizzare in un’ottica di economia circolare attraverso lo smaltimento degli scarti del caffè e la realizzazione di un pellet ecologico a km 0.